Museo della Mafia e Officina della Legalità

In occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, apre a Salemi il Museo della Mafia. Installazioni, opere, raccolte di testimonianze e documentazioni raccontano la storia degli ultimi 150 anni di Mafia.

Il percorso museale è caratterizzato da dieci cabine elettorali, dentro ognuna delle quali viene trattata Cosa Nostra legata a vari elementi: dalle stragi al rapporto con la religione, dalle intimidazioni alla gestione dell’energia e dell’acqua. E poi ancora il carcere, il ruolo della famiglia, la politica, l’informazione, la sanità.

Si passa poi alla sala «Palermo felicissima», dentro la quale viene riprodotto un vero e proprio abuso edilizio, che culmina nella mummia di un morto ammazzato (realizzato dall’artista Cesare Inzerillo), dalla mafia incastonata in un pilone di cemento. Ai lati del tunnel, da una parte le fotografie della Palermo devastata dall’edilizia selvaggia, dall’altro le immagini di quando avrebbe potuto affermarsi una delle città più belle del mondo.

Nelle sale successive un labirinto conduce alla storia cronologica di Cosa Nostra attraverso la riproduzione di centinaia di prime pagine di quotidiani riportanti i più significativi eventi di mafia degli ultimi 150 anni.

Poi la Sala delle Pale eoliche: un manto erboso anziché un pavimento, che sembra continuare naturalmente attraverso le proiezioni di uno schermo gigante il quale evoca il fruscio delle pale eoliche nel loro incontro con il vento.

Alle pareti delle iconografie moderne evidenziano i paesaggi devastati dall’eolico, impresa nella quale la mafia si è riciclata e continua indisturbata e silente i suoi affari.

Le altre tre sale sono dedicate alle mostre temporanee. Un grande murale racconta di uomini, donne e bambini vittime di mafia o che continuano a portare avanti con dignità e forza la loro lottà alla Mafia. Al termine del percorso, in un’altra sala del Museo, è possibile visionare documentari e interviste dei protagonisti della storia di Cosa Nostra.

Nel 2016, per volontà della giunta Venuti, al museo si aggiunge un’ulteriore denominazione: “Museo della Mafia e Officina della Legalità”.

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