Monte Polizo
Dopo l’abbandono di Mokarta, viene occupata l’altura di Monte Polizo, un rilievo naturalmente fortificato che si eleva a 713 m s.l.m dominando il territorio circostante.
I primi scavi effettuati nel 1970 da Vincenzo Tusa (Soprintendenza alle Antichità di Palermo) hanno portato alla luce le testimonianze di un insediamento indigeno di età arcaica. Ricerche più recenti, nella zona dell’acropoli, hanno consentito di individuare tracce di abitazioni e di un edificio a pianta circolare, probabilmente a destinazione religiosa, come testimonia la presenza di numerosi resti ossei carbonizzati e di vasellame usato per le libagioni. Monte Polizo si può dunque considerare un insediamento indigeno di etnia elima che si sviluppa nel corso dell’età greca arcaica (VI-V sec. a .C.) intrattenendo rapporti commerciali con i centri punici e greci della costa, come attestato dalla ceramica di importazione rinvenuta nel corso delle indagini. Il rilievo fu rioccupato in epoca medievale. All’inizio del 1998, studiosi delle Università di Göteborg (Svezia), Stanford (USA) e OSLO (Norvegia) hanno intrapreso un progetto di ricerca, tuttora in corso, in collaborazione con il Prof. Tusa e con la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Trapani.